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[U21] - Stagione 70 - Europeo teutonico: alla difesa del titolo

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Date: 10/27/2025 3:01:08 PM
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Passo all azerbajan

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Date: 10/28/2025 4:31:24 PM
La Compagnia dei Celestini
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Pomodoro non è colpa mia se Barile è nanetto… 🥲.

Però io lo sto tenendo in considerazione, così come i 19enni che sono molto interessanti. Nulla è perduto e la stagione è lunga (e comunque un azero lo si può comprare…)



La stagione è lunga....

lui no...


neanche l'allungamento ha funzionato...

non vorrei che in clinica gli abbiano fatto l'operazione sbagliata e abbiano... allungato... altro...

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Date: 10/30/2025 5:47:32 AM
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Bill, trying to become Azerbaijan coach since S51, made it once
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Date: 11/3/2025 11:56:48 AM
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Oggi AZERBAIJAN, nazione ai confini dell'Europa guidata da un coach poco capace ma ostinato: Io.

Pertanto quale giornata migliore per intervistare il coach?


Bill (intervistatore): Ciao Bill, come sei diventato coach dell'Azerbaijan?
Bill (ospite): Ciao a te Bill, sono diventato coach con elezione unanime (un'anima, ho preso un solo voto) dopo ben 19 stagioni di tentativi

B: Perbacco, sei davvero ostinato
B: Lo sono

B: Qual è il tuo obiettivo stagionale?
B: Puntiamo all'87esimo posto nel ranking

B: Come vedi questa partita contro l'Italia?
B: Penso sul cellulare

B: Cosa hai detto ai tuoi ragazzi per prepararsi alla partita?
B: Se destinati a morire, siamo già abbastanza numerosi. E se dobbiamo vivere, quanto più in pochi saremo, tanto più grande sarà la nostra parte di gloria. Per amor di Dio, ti prego, non volere un sol uomo di più.

Io son tutt’altro che avido d’oro; e non m’importa di chi si nutre a mie spese, né me la prendo se c’è chi indossa i miei panni: nei miei desideri non trovano posto le cose esteriori. Ma se è un peccato aspirare alla gloria, io sono il peccatore più incorreggibile che ci sia al mondo.

No, in fede mia, cugino, non volere un solo inglese di più.

Proclama piuttosto a tutto l’esercito, che chi non ha abbastanza fegato per questa battaglia può pure andarsene: noi gli daremo un passaporto, e nella borsa gli metteremo anche i soldi del viaggio.

Noi non vogliamo morire in compagnia di un uomo che teme di essere nostro compagno nella morte.

Oggi è la festa di San Crispino e San Crispiano: chi sopravvive quest’oggi per tornare a casa sano e salvo, si leverà sulle punte solo a sentire nominare questo giorno, e fremerà al nome di San Crispiano.

Chi vedrà questo giorno e arriverà alla vecchiaia, ogni anno, alla vigilia, festeggerà coi vicini, dicendo: “Domani è il giorno di San Crispino!”. Poi si rimboccherà la manica e mostrerà le sue cicatrici, e dirà: “Queste ferite le ho ricevute il giorno di San Crispino”.

I vecchi, si sa, dimenticano; e lui dimenticherà tutto il resto, eppure ricorderà, con fierezza, le gesta di quel giorno.

Saranno allora i nostri nomi che lui avrà sulle labbra, come persone di famiglia: Re Enrico, Bedford ed Exeter, Warwick e Talbot, Salisbury e Gloucester, saranno evocati nei suoi brindisi.

E questa storia ogni brav’uomo insegnerà a suo figlio; e il giorno di Crispino e Crispiano non passerà mai, da questo giorno sino alla fine del mondo, senza che in esso ci si ricordi di noi.

Noi pochi, noi felici pochi, noi fratelli in armi.

Poiché chi oggi verserà il suo sangue con me sarà mio fratello: e per quanto sarà di umili origini, in questo giorno si farà nobile la sua condizione. E i gentiluomini che ora, in Inghilterra, si trovano a letto, si danneranno l’anima per non esserci stati, e si sentiranno menomati, quando sentiranno parlare un uomo che combatté con noi il giorno di San Crispino!


B: E loro come hanno accolto questo discorso vagamente rubato a un tizio inglese?
B: Che San Crispino era il 25 ottobre e comunque nessuno di loro parla italiano

B: Ah!
B: Eh

B: Vuoi dire qualcosa a Don Lurio?
B: Dipingimi il pollaio!


Bill, trying to become Azerbaijan coach since S51, made it once