Non so sinceramente nulla di come si sia evoluta la situazione a Bologna (avevo già smesso di seguire il basket e soprattutto i suoi retroscena, mensa tè quanto sono / mi sento vecchio), pero' penso che il problema della nazionale non sia Recalcati.
Il problema della nazionale è, per cominciare, che il basket italiano è allo sbando da anni: abbiam voluto fare gli sboroni ed ora la metà delle squadre che non sono già fallite sono in gravi ristrettezze economiche. Ovviamente, se mancano i soldi, da dove si prendono? Dai giocatori della prima squadra che ti fanno guadagnare qualcosa sul momento o dalle giovanili?
....ecco, esatto.
In secundis, a forza di comprare stranieri (che spesso si rivelano più pippe degli italiani e costano di più), quei pochi ragazzi italiani che potrebbero, ben seguiti e con la giusta esperienza, diventare velidi per la nazionale sono costretti a scegliere se giocare:
- nulla in "grandi" club
- poco in piccole società
- nemmeno po i tanto in serie minori
Tertius, con i migliori giocatori che se ne stanno a sudare oltreoceano non è facile creare un gruppo, ed il basket (lo dico per esperienza) è forse lo sport dove l'intesa, la fiducia e gli automatismi tra i giocatori contano di più.
Avanti cosi' rischiamo di finire come certe nazionali di calcio africane che hanno i titoolari che giocano in 11 campionati diversi, e che se sulla carta sono forti, in pratica ottengono pochissimi risultati perchè i giocatori da un raduno all'altro manco si riconoscono!