Come ti dicevano gli scambi programmati (che poi possono esserlo, ovviamente, fino ad un certo punto) sono certamente una strada da praticare e che, magari su piccola scala, è già usata.
23 anni, come dice calamai, sono ancora pochi per essere utile in seria A (questo non significa che in A non si possa allenare un 23enne) ma a quell’età, generalmente, hanno ancora uno stipendio sostenibile anche in categorie più basse.
Una cosa però mi lascia sempre perplesso nella considerazione “lo alleno ma non ho garanzie” e rispondo a te, ovviamente senza niente di personale, per fare la solita domanda a tutti quelli che hanno espresso il solito dubbio: allenare e avere in squadra un giocatore da nazionale significa avere un giocatore molto forte, voi come le vincete le partite e i campionati, con le pippe?