Mah da anni a questa parte per me il livello medio delle serie basse e pure della II è assai mediocre. Tant'è che ci sono spesso in vendita giocatori da stipendi fatiscenti ma privi di qualsivoglia secondaria in team che fanno abitualmente corsa al titolo etc. E' la soluzione più facile e veloce da intraprendere per stare lì in alto, però con i limiti del caso specie nel lungo periodo e se trovi almeno qualche compagine più organizzata.
E' ovvio che poi possa sempre succedere l'imprevisto, possa sempre andar storta una gara o possa esserci un altro a romper le uova nel paniere proprio nella tua stagione. Però che in un paio di stagioni uno non c'entri in passaggio dalla II alla A per me è difficile sei hai lavorato bene, quasi impossibile per me nelle serie più basse dove anche solo tramite ripescaggio uno può andar sù. Considera tra l'altro che ha più che senso iniziare a costruire almeno 2 giocatori contemporaneamente, se non 3 (di cui magari uno mvp se a costi uno non ci sta), e questo si porta dietro già una fetta notevole di quintetto che sarà di livello molto alto quanto vorrai metter le cose assieme.
Nella mia II per dire Rodmans è l'emblema di un progetto partito da lontano e orientato sugli italiani, alcuni allenati da tante tante stagioni, altri prelevati in corso d'opera a livelli di completamento variegati. Sta di fatto che ora è 22-0 in II quindi già promosso in A, ha un team con soli italiani compresa la panca e nel complesso un giocatore già nel giro NT un lungo (Torroni), un nano che si giocherà un posto (Oliverio) e due giocatori in altri momenti la NT l'avrebbero potuta vedere probabilmente ma che restano assolutamente validi e con stipendi ottimi per la resa.
Uno potrà metterci una stagione in più o in meno ma alla fine il risultato arriva. Di team con secondarie alte, difese top etc ce ne sono veramente poche ed è difficile saltar per aria.
Quanto alle conclusioni:
- Sì è sicuramente un percorso giusto per valorizzare il giocatore in termini di qualità, in termini meramente economici dipende quando compri e quando vendi, nel senso che ci età e fasi dell'allenamento in cui il valore è più alto e conviene vendere se quella è l'intenzione e altri in cui conviene tener duro
- L'idea c'era, si era pensato anche che aldilà di indicazioni di massima il confronto con membri dello staff, il coach etc fosse comunque un elemento sensato e pertanto i minimi potessero essere forse più utili agli avversari rispetto a noi stessi. Tra l'altro o uno li mette molto laschi i minimi e quindi poco dirimenti oppure tanti giocatori non sono valorizzati se appena più atipici. In più tra profili difensivi, offensivi, esterni, interni e i relativi coetanei che alle volte ci si dimentica il valore minimo è molto relativo. In questa particolare finestra temporale siamo con degli standard bassini e sui lunghi in queste stagioni si entra con giocatori tutt'altro che brillanti, con un ciclo di livello diverso tipo quello che speriamo si apra a breve tutto può modificarsi e per esempio sui nani l'asticella per giocare potrebbe esser molto più alta di quella che uno ha vissuto finora. lo sviluppo dei giocatori, se si vuole esser vincenti, deve anche cercare di sposare la filosofia della generazione di giovani nel suo complesso. Se tutti facessero lunghi difensivi per dire poi finirebbero a mancare gli altri, i risultati farebbero fatica ad arrivare e sarebbe pure difficile ottenere le presenze, pur avendo raggiunto i minimi.
Detto questo concordo che andrebbe aggiornato ;)