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Rivalità fighe

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235684.25 in reply to 235684.18
Date: 10/03/2013 05:35:31
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1. Doppio malto è la definizione che lo stato italiano da a tutte le birre con valore alcoolico sopra i 6 gradi.


Sbagliato. E' la definizione che usa lo stato italiano per tassare le birre con una densità maggiore nel mosto iniziale (più zuccheri), esattamente con più di 14,5 gradi plato (unità di misura della densità). Il valore alcolico associato a questo termine è un errore molto comune tra i bevitori meno esperti.

2. tripel viene definita, solitamente, la birra più forte in una selezione.


Assolutamente no, la tripel è uno stile specifico di birra, originario delle abbazie belghe. Deve essere chiara, alcolica (intorno ai 9°), con aggiunta di zucchero candito, finale abbastanza secco, e soprattutto bisogna usare il ceppo di lievito specifico ("trappist").

3. in infusione andiamo a modificare la temperatura per attivare gli enzimi a diversi step. in decozione, mi pare, si vada a bollire una parte di acqua e il malto per poi riunirlo al resto dell acqua. sicuramente si ottengono risultati differenti.


OK

4. i brettanomicesi sono lieviti indesiderati.


Minimale e non necessariamente vera, ma la tengo buona.

5. potrebbe essere la sua limpidezza.


No. Altro stile che dimostra di non conoscere. Le kolsch sono tipiche della città di colonia e sono caratterizzate dall'utilizzo di un lievito ad alta fermentazione e allo stesso tempo di temperature per la maturazione tipiche della bassa fermentazione.

6. se mantenuto a corretta temperatura: nessuno.


Qua era un tranello, ma è stato bravo.

7. è un prodotto, talvolta involontario, della fermentazione. conferisce in grosse quantità un retrogusto caramelloso e burroso alle birre.


Non esatta, ma va bene.

8. un elemento che in grande quantità produce odori sgradevoli.


Eh, grazie. Il dms, cioè il dimetilsolfuro, appartiene alla famiglia dei difetti solfurei e caratterizza la birra con uno sgradevole aroma di mais bollito. Gliela considero giusta a metà (sa che è negativo, ma non saprebbe riconoscerlo).

9. pilsener, pale, vienna, monaco.


OK

10. ho una simpatica tabella dei luppoli.


e sti cazzi. vuoi fare il birraio e non sai manco il nome di un luppolo?



PER ORA: 4 sbagliate, 5 corrette, 1 parzialmente corretta.

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235684.27 in reply to 235684.18
Date: 10/03/2013 05:56:18
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11. somministrazione di luppolo durante la fermentazione. si usa per le pils.


Tralasciando lo stupro della lingua italiana, corretta la prima parte. La seconda invece è una cazzata gigantesca (non si usa per le pils, ma per birre di stampo anglosassone tipo India Pale Ale o American Pale Ale).

12.la pilsener nasce a pilsen. pilsener significa "di pilsen" o "fatta alla maniera di pilsen".


OK

13. nell'acqua di burton è presente zolfo e viene usata per birre amare.


Bravo.

14.la rifermentazione in fusto o in bottiglia consta nell aggiungere lievito dopo la seconda fermentazione allo scopo di aumentare il grado alcoolico. si una nelle birre forti (tripel, strong ale...)


Troppe imprecisioni. Non è il lievito che si aggiunge, ma lo zucchero che il lievito dovrà mangiare. La rifermentazione è la seconda fermentazione (non è dopo di essa). e non si usa nelle birre forti, o meglio non solo. si usa per tutte le birre ad alta fermentazione (stili belgi e anglosassoni, non per pils e altri stili tedeschi che sono a bassa).

15. enzimi che si attivano ad alte temperature


Le alfa amilasi sono enzimi che spezzano le catene di amidi per ottenere zuccheri più semplici. Lavorano intorno ai 70-75°C e spezzano le catene all'incirca nel mezzo, ottenendo destrine, cioè zuccheri non fermentiscibili che daranno la sensazione di corpo nella birra. Questa è una risposta.

16. 1 ora.


OK

17. il risciacquo delle trebbie a fine mashing.


OK

18. dipende dalla birra che vogliamo ottenere.


beh ovvio, bastava un'idea di massima o un esempio. Normalmente sono previsti tre step: uno a 56°C, uno a 62°C, uno a 72°C.

19. serve a far depositare i residui solidi del mosto.


OK

20. formaggio.


OK

PARZIALE: 3 sbagliate, 6 corrette, 1 parzialmente corretta.

FINALE: 7 sbagliate, 11 corrette, 2 parzialmente corrette.

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235684.28 in reply to 235684.26
Date: 10/03/2013 06:00:53
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1) 6 gradi equivalgono a 14,5 gradi plato a casa mia


e allora a casa tua si dicono una marea di puttanate. 14,5 gradi plato possono dare una birra di 4 gradi alcolici come di 9.

non centra un cazzo la densità maggiore iniziale per le tasse.


e invece è l'unica cosa che conta. i gradi plato sono misurati nel mosto iniziale e sono l'unità di misura della denisità. In base a questa ci paghi le accise.

2) io googlando ho trovato "Il termine Tripel indica la più forte tra un certo numero di birre".


Avrai gugolato male e sarai finito nel sito di qualche cazzaro. In qualsiasi sito specialistico ti spiegano cos'è veramente una tripel.


http://www.microbirrifici.org/Tripel_stile_birrario.aspx


5) sticazzi. mica siamo a colonia.


si chiama cultura generale. non sa un cazzo. è come se un aspirante chitarrista rock non conoscesse i pink floyd solo perchè si ispira a bob marley.

10) io faccio l elettricista ma mica so a memoria tutti i nomi di tutti gli apparati installabili.


mica tutti, ne bastava qualcuno. E dato che il luppolo è un ingrediente fondamentale e caratterizzante, magari conoscerli male non fa. E' come se il vignaiolo non conoscesse i nomi dei vitigni.

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235684.31 in reply to 235684.27
Date: 10/03/2013 06:11:30
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In definitiva mi sembra un onesto mestierante che ha cominciato a farsi la birra per la passione per il fai da te, più che per una passione per la bevanda stessa. Conosce bene i processi standard, segno che la birra se l'è già fatta qualche volta e ha letto qualche guida base.

Ignora completamente gli stili, verosimilmente quando deve creare una birra si mette a cercare sulle guide on line che gli spiegano per filo e per segno come deve farle. Anche ad entrare nelle terminologie più tecniche del processo (difetti da rintracciare nel prodotto finito, caratteristiche degli enzimi) dimostra una conoscenza del tutto insufficiente per la risoluzione dei problemi.

Se gli esce una birra disgustosa da dms, cosa deve cambiare la volta successiva per impedire che esca di nuovo lo stesso off-flavour?

Se la birra creata ha troppo poco corpo dove devo agire la volta successiva per dargliene di più?

Lui a queste domande non sa rispondere.

Ad ogni modo nulla è perduto. Se ci tiene veramente a diventare un birraio degno di questo nome fagli leggere tre libri:

Degustare le Birre (in italiano) di Randy Mosher - per farsi un po' di cultura generale
Progettare Grandi Birre (in italiano) di Ray Daniels
Radical Brewing di Randy Mosher (in inglese) - questo e l'altro per approfondire i processi.

Poi in base alla zona in cui abita può anche iscriversi ad un corso di degustazione che fa molto.

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235684.32 in reply to 235684.30
Date: 10/03/2013 06:15:41
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hai chiesto "cos è una tripel" e per me la risposta è buona. se chiedevi di descrivere lo stile birrario o parlare della storia dei monaci avresti ottenuto, forse, risposte diverse.

forse.

comunque dimmi tu. mi devo fidare? no? boh?


Oh cazzo fidati. Uno che sa cos'è una tripel non dà quella risposta di merda. Anche perchè esistono le quadrupel in belgio, quindi manco tra le belghe possono essere considerate le più alcoliche, secondo il suo ragionamento del cazzo.

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235684.34 in reply to 235684.33
Date: 10/03/2013 08:18:10
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cosa ne pensi delle birre senza glutine?


che è un business vergine e chiunque può farci affari d'oro, data la totale mancanza di concorrenti e la potenziale dimensione della domanda. solo che farle bene è dura, solo un canadese per ora ha ottenuto risultati soddisfacenti http://nonsologlutine.it/birre-senza-glutine-glutenberg-a....

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