...pero' penso che il problema della nazionale non sia Recalcati.
Io purtroppo credo che non sia "il" problema, ma "un" problema.
Il problema della nazionale è, per cominciare, che il basket italiano è allo sbando da anni: abbiam voluto fare gli sboroni ed ora la metà delle squadre che non sono già fallite sono in gravi ristrettezze economiche. Ovviamente, se mancano i soldi, da dove si prendono? Dai giocatori della prima squadra che ti fanno guadagnare qualcosa sul momento o dalle giovanili?
....ecco, esatto.
"sboroni"? dove e quando? Siena impiega meglio i soldi, ma non é che ne avesse di più di Milano, Bologna, Roma o Treviso quando ha cominciato il progetto, ora forse solo Milano e Roma ne hanno come Siena, ma Siena ne ha così tanti perché ha investito molto bene prima ed ora trae vantaggi sportivi ed economici e lo stessa Montepaschi ha ringraziato la società di Minucci per la pubblicità italiana, europea ed extra-europea che gli ha fatto.
I soldi c'é ancora chi li investe in giovanili, forse ancora più di prima... non é questo il problema... il problema é che non li fanno giocare, perché i regolamenti sono fatti male.
In secundis, a forza di comprare stranieri (che spesso si rivelano più pippe degli italiani e costano di più), quei pochi ragazzi italiani che potrebbero, ben seguiti e con la giusta esperienza, diventare velidi per la nazionale sono costretti a scegliere se giocare:
- nulla in "grandi" club
- poco in piccole società
- nemmeno po i tanto in serie minori
Alt... molti italiani costano molto di più degli stranieri! Ti faccio un esempio banalissimo, della realtà di Ferrara, dato che ci allena coach Valli, che conosco da una decina di anni... Nnamaka é arrivato in Italia per un contratto, in Legadue, da 25.000 + vitto e alloggio, ora ha procuratore italiano e chiede il quadruplo, ma per i primi 3 anni di contratto é stato un ingaggio irrisorio per un giocatore stra-utile. Italiani chiedono cifre fra i 40.000 e gli 80.000 a squadre di B dilettanti.. molte volte conviene prendere comunitari o americani che escono dal college, perché costano veramente poco, sia d'ingaggio che di mantenimento e li si può rivendere a molto di più!
I giocatori italiani validi ci sono, devono maturare esperienza in squadre importanti e giocare le competizioni che contano, come si fa a fare questo? cambiando il regolamento in certi suoi aspetti...
Tertius, con i migliori giocatori che se ne stanno a sudare oltreoceano non è facile creare un gruppo, ed il basket (lo dico per esperienza) è forse lo sport dove l'intesa, la fiducia e gli automatismi tra i giocatori contano di più.
Avanti cosi' rischiamo di finire come certe nazionali di calcio africane che hanno i titoolari che giocano in 11 campionati diversi, e che se sulla carta sono forti, in pratica ottengono pochissimi risultati perchè i giocatori da un raduno all'altro manco si riconoscono!
Hanno fatto 25gg di raduno, santo cielo... 2 obiettivi comuni ci devono essere e si devono percepire, qua ognuno giocava a suo modo e la colpa é di quello che abbiamo nominato per primo. Ad ogni modo non possiamo creare una nazionale in pianta stabile, pertanto l'intesa, come dappertutto la si trova e si deve trovare nei giorni di raduno (PS: anch'io lo dico per esperienza...)