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Recalcati

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105107.28 in reply to 105107.27
Date: 8/15/2009 10:08:49 AM
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Mancinelli?

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105107.29 in reply to 105107.28
Date: 8/17/2009 8:57:36 AM
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Non so sinceramente nulla di come si sia evoluta la situazione a Bologna (avevo già smesso di seguire il basket e soprattutto i suoi retroscena, mensa tè quanto sono / mi sento vecchio), pero' penso che il problema della nazionale non sia Recalcati.

Il problema della nazionale è, per cominciare, che il basket italiano è allo sbando da anni: abbiam voluto fare gli sboroni ed ora la metà delle squadre che non sono già fallite sono in gravi ristrettezze economiche. Ovviamente, se mancano i soldi, da dove si prendono? Dai giocatori della prima squadra che ti fanno guadagnare qualcosa sul momento o dalle giovanili?
....ecco, esatto.
In secundis, a forza di comprare stranieri (che spesso si rivelano più pippe degli italiani e costano di più), quei pochi ragazzi italiani che potrebbero, ben seguiti e con la giusta esperienza, diventare velidi per la nazionale sono costretti a scegliere se giocare:
- nulla in "grandi" club
- poco in piccole società
- nemmeno po i tanto in serie minori
Tertius, con i migliori giocatori che se ne stanno a sudare oltreoceano non è facile creare un gruppo, ed il basket (lo dico per esperienza) è forse lo sport dove l'intesa, la fiducia e gli automatismi tra i giocatori contano di più.
Avanti cosi' rischiamo di finire come certe nazionali di calcio africane che hanno i titoolari che giocano in 11 campionati diversi, e che se sulla carta sono forti, in pratica ottengono pochissimi risultati perchè i giocatori da un raduno all'altro manco si riconoscono!

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105107.30 in reply to 105107.29
Date: 8/17/2009 9:23:39 AM
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...pero' penso che il problema della nazionale non sia Recalcati.


Io purtroppo credo che non sia "il" problema, ma "un" problema.

Il problema della nazionale è, per cominciare, che il basket italiano è allo sbando da anni: abbiam voluto fare gli sboroni ed ora la metà delle squadre che non sono già fallite sono in gravi ristrettezze economiche. Ovviamente, se mancano i soldi, da dove si prendono? Dai giocatori della prima squadra che ti fanno guadagnare qualcosa sul momento o dalle giovanili?
....ecco, esatto.


"sboroni"? dove e quando? Siena impiega meglio i soldi, ma non é che ne avesse di più di Milano, Bologna, Roma o Treviso quando ha cominciato il progetto, ora forse solo Milano e Roma ne hanno come Siena, ma Siena ne ha così tanti perché ha investito molto bene prima ed ora trae vantaggi sportivi ed economici e lo stessa Montepaschi ha ringraziato la società di Minucci per la pubblicità italiana, europea ed extra-europea che gli ha fatto.
I soldi c'é ancora chi li investe in giovanili, forse ancora più di prima... non é questo il problema... il problema é che non li fanno giocare, perché i regolamenti sono fatti male.

In secundis, a forza di comprare stranieri (che spesso si rivelano più pippe degli italiani e costano di più), quei pochi ragazzi italiani che potrebbero, ben seguiti e con la giusta esperienza, diventare velidi per la nazionale sono costretti a scegliere se giocare:
- nulla in "grandi" club
- poco in piccole società
- nemmeno po i tanto in serie minori


Alt... molti italiani costano molto di più degli stranieri! Ti faccio un esempio banalissimo, della realtà di Ferrara, dato che ci allena coach Valli, che conosco da una decina di anni... Nnamaka é arrivato in Italia per un contratto, in Legadue, da 25.000 + vitto e alloggio, ora ha procuratore italiano e chiede il quadruplo, ma per i primi 3 anni di contratto é stato un ingaggio irrisorio per un giocatore stra-utile. Italiani chiedono cifre fra i 40.000 e gli 80.000 a squadre di B dilettanti.. molte volte conviene prendere comunitari o americani che escono dal college, perché costano veramente poco, sia d'ingaggio che di mantenimento e li si può rivendere a molto di più!
I giocatori italiani validi ci sono, devono maturare esperienza in squadre importanti e giocare le competizioni che contano, come si fa a fare questo? cambiando il regolamento in certi suoi aspetti...

Tertius, con i migliori giocatori che se ne stanno a sudare oltreoceano non è facile creare un gruppo, ed il basket (lo dico per esperienza) è forse lo sport dove l'intesa, la fiducia e gli automatismi tra i giocatori contano di più.
Avanti cosi' rischiamo di finire come certe nazionali di calcio africane che hanno i titoolari che giocano in 11 campionati diversi, e che se sulla carta sono forti, in pratica ottengono pochissimi risultati perchè i giocatori da un raduno all'altro manco si riconoscono!


Hanno fatto 25gg di raduno, santo cielo... 2 obiettivi comuni ci devono essere e si devono percepire, qua ognuno giocava a suo modo e la colpa é di quello che abbiamo nominato per primo. Ad ogni modo non possiamo creare una nazionale in pianta stabile, pertanto l'intesa, come dappertutto la si trova e si deve trovare nei giorni di raduno (PS: anch'io lo dico per esperienza...)

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105107.31 in reply to 105107.30
Date: 8/17/2009 9:35:55 AM
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Ma sai che non siamo poi cosi' tanto in disaccordo?
Mi spiego: tu parli con molta più conoscenza dell'ambiente di quanta non ne abbia io (infatti riconosco l'errore al 100% in merito agli ingaggi), pero' la sostanza è molto simile...
Magari senza troppa chiarezza, ma con quel "fare gli sboroni" intendevo gestire male i soldi, spendendo cifre assurde per cercare di ottenere il risultato immediato più che per investire su una crescita della società; sulla quantità di stranieri in campo in rapporto al numero di ragazzi italiani, fosse per me limiterei a quattro gli stranieri convocabili per ogni partita ed a due quelli in campo contemporaneamente, senza distinzione tra comunitari o meno...
Voglio dire, per legge non si puo' limitare il numero di stranieri comunitari assumibili? Limitiamo il numero di quelli che possono vedere il campo...
Comunque non è solo un problema di regolamenti, se il minutaggio dei giovani italiani è basso. Per me dipende anche dalla mentalità (sia delle dirigenze che del pubblico) che preferisce la (possibile) soddisfazione immediata all'idea di costruire qualcosa che duri nel tempo.


Ma questo è un problema diffuso in ogni campo, non solo nel basket e non solo nello sport...

Ah, quanto al fatto che dopo 25 giorni di raduno ognuno giocasse a modo suo, beh, si', in effetti un allenatore più "cattivo" probabilmente avrebbe evitato il problema...
...Tarkenian è ancora vivo?

Last edited by TheMaxx © at 8/17/2009 9:37:07 AM

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105107.32 in reply to 105107.31
Date: 8/17/2009 9:43:10 AM
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Ma sai che non siamo poi cosi' tanto in disaccordo?
Mi spiego: tu parli con molta più conoscenza dell'ambiente di quanta non ne abbia io (infatti riconosco l'errore al 100% in merito agli ingaggi), pero' la sostanza è molto simile...
Magari senza troppa chiarezza, ma con quel "fare gli sboroni" intendevo gestire male i soldi, spendendo cifre assurde per cercare di ottenere il risultato immediato più che per investire su una crescita della società; sulla quantità di stranieri in campo in rapporto al numero di ragazzi italiani, fosse per me limiterei a quattro gli stranieri convocabili per ogni partita ed a due quelli in campo contemporaneamente, senza distinzione tra comunitari o meno...
Voglio dire, per legge non si puo' limitare il numero di stranieri comunitari assumibili? Limitiamo il numero di quelli che possono vedere il campo...
Comunque non è solo un problema di regolamenti, se il minutaggio dei giovani italiani è basso. Per me dipende anche dalla mentalità (sia delle dirigenze che del pubblico) che preferisce la (possibile) soddisfazione immediata all'idea di costruire qualcosa che duri nel tempo.


Ma questo è un problema diffuso in ogni campo, non solo nel basket e non solo nello sport...

Ah, quanto al fatto che dopo 25 giorni di raduno ognuno giocasse a modo suo, beh, si', in effetti un allenatore più "cattivo" probabilmente avrebbe evitato il problema...
...Tarkenian è ancora vivo?


parto dalla fine... non é questione di "cattiveria", quanto di "ciclo", ormai Charlie ha fatto il suo e molti giocatori secondo me non lo seguono, non voglio dire di proposito, perché sarebbe una cattiveria, ma diciamo che non sputano sangue per il proprio allenatore.

I regolamenti devono obbligare le squadre a far GIOCARE e non essere presenti, dei giocatori italiani, obblighi verificabili con le statistiche partita per partita. Esempio: ci deve essere un '90 per squadra che deve giocare almeno 5' a partita, a fine partita si verifica ciò, se la regola non é stata seguita la partita avrà una penalizzazione, o sarà considerata partita persa, boh... una cosa simile, un '89 deve giocare 10' a partita, se la squadra non lo fa, stessa punizione.
Il limite degli stranieri é poi distrutto dai passaportati, oriundi, figli di amici e parenti dei cugini d'america, per cui dopo tutto va a puttane, preferisco piuttosto un discorso di "3 anni nelle giovanili italiane", anche se magari prendono stranieri, sono di scuola italiana e questo può creare continuità nel movimento giovanile che acquista credibilità in Italia e nel mondo (vedi Nika Metreveli)

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105107.33 in reply to 105107.32
Date: 8/17/2009 9:56:26 AM
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Mi hai quasi convinto a schierarmi contro Charlie... in fondo da quanto tempo è su quella panca?

Quella di far giocare i ragazzini italiani è una bella idea, ma di realizzazione quasi impossibile... per i passapportati etc, temo che l'unica soluzione sia proprio quella di dare un tempo di permanenza minimo nelle giovanili, anche se è vero che cosi' si "legalizzerebbero" parecchi stranieri...

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105107.34 in reply to 105107.33
Date: 8/17/2009 9:59:20 AM
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105107.35 in reply to 105107.34
Date: 8/17/2009 10:06:51 AM
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Uh, come passa il tempo... in effetti ora che me lo fai notare è persno strano che sia ancora li', soprattutto dopo le rumbe prese tentando ddi andare a olimpiadi ed europei...